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ZedmeeHash: una nuova funzione di hash 32/64

Senza celare un pizzico di orgoglio, non temo di affermare di appartenere alla categoria degli informatici pionieri. Una tale affermazione in una disciplina in continuo e velocissimo cambiamento equivale praticamente a riconoscere il proprio anacronismo, ad auto celebrare la propria obsolescenza, insomma a definirsi dinosauri senza però che tutto ciò scalfisca la propria autostima; anzi esattamente il contrario.  Ho iniziato a studiare informatica alle superiori nel 1981 esattamente lo stesso anno di uscita del primo PC IBM, la macchina con annesso sistema operativo che rappresentano una pietra miliare nella storia di questa disciplina. Ricordo bene che a stessa parola “informatica” era ai più sconosciuta e che per fare capire l’indirizzo scolastico dovevo specificare di studiare la “programmazione dei calcolatori elettronici”  Prima della mia generazione non esistevano informatici, ma coloro che si occupavano di questa disciplina sia in ambito scientifico che professionale erano perlo

Sculture Immateriali: arte degenerata o abile operazione finanziaria?

Il mese scorso è rimbalzata sul web la curiosa notizia della vendita di una scultura immateriale (invisibile) del noto artista Salvatore Grau per l'incredibile cifra di 15.000 euro! Questo un video di Repubblica.it sull'argomento:  Genio o furbetto? L'artista che ha venduto una scultura invisibile a 15mila €: "Si vede col cuore"   Una tale e incredibile notizia ha ovviamente provocato una scia di commenti sui social che vanno dall'ironico all'oltraggioso, dallo scandalizzato al divertito. La notizia ha ovviamente destato il mio interesse, perché in effetti è qualcosa di apparentemente surreale, che a prima vista potrebbe indurre a pensare che si tratti di una fake news o del resoconto di un'abile truffa ispirata da qualche vecchio film di Totò! Tuttavia facendo qualche indagine, si capisce che la notizia è assolutamente vera e quindi, a maggior ragione, degna di un'indagine approfondita. Innanzi tutto va detto che non si tratta di una sola scultura

Orgoglio analogico

Fra tutti gli articoli che descrivono e celebrano la bellissima storia della vittoria degli europei della nostra grandiosa nazionale di calcio, ne ho trovato uno veramente interessante, nonché esilarante scritto da Pier Luigi Pisa su Repubblica.it:  La finale degli Europei vista a un matrimonio: l'incubo peggiore è stato una radiolina Ci da una descrizione tragicomica, in uno stile surreale che si colloca tra il felliniano e il fantozziano, ma la cosa che mi ha colpito è che fa emergere una tragica e cruda realtà, ai più mantenuta nascosta perché in parte oscura e getta qualche ragionevole dubbio sulla supremazia incontrastata che il digitale ha rispetto al vecchio, obsoleto, superato mondo analogico. Ci presenta una realtà per certi versi sconcertante e imbarazzante, dove la vecchia radiolina a transistor batte tutti i più sofisticati e costosi strumenti digitali! Ma la cosa ancora più eclatante è che questo primato non potrà mai essere superato, ma al più solo avvicinato, anche i